Pubblicato il Settembre 10th, 2016 | by Lorenzo Barbagli
0Umphrey’s McGee – Similar Skin (2014)
1 The Linear
2 Cut the Cable
3 Hourglass
4 No Diablo
5 Similar Skin
6 Puppet String
7 Little Gift
8 Educated Guess
9 Loose Ends
10 Hindsight
11 Brideless
Etichetta Nothing Too Fancy Music/CD
Durata 54’25”
Brendan Bayliss (Guitar, vocals) ● Jake Cinninger (Guitar, vocals) ● Joel Cummins (Keyboard, piano, vocals) ● Ryan Stasik (Bass) ● Kris Myers (Drums, vocals) ● Andy Farag (Percussion)
Quando sentiamo parlare di jam band, a parte i Greatful Dead, il primo gruppo a venirci in mente sono i Phish, popolarissimi negli USA grazie alla leggendaria fama dei loro concerti dal vivo. Un po’ meno popolari, perché più giovani, ma con attitudini molto simili, sono gli Umphrey’s McGee. E, proprio come i Phish, gli Umphrey’s sono dei mostri di bravura sul palco, capaci di improvvisare qualsiasi cosa nelle esibizioni dal vivo, anche se poi, negli album in studio, raramente colgono il segno, non riuscendo a trasmettere lo stesso livello di coinvolgimento. Potremmo dire che soffrono di ispirazione altalenante, sfoderando ad esempio un bell’album progressive rock come Mantis per poi perdersi in una prova discreta, ma non di più, come il recente Death by Stereo. Ogni album degli Umphrey’s McGee comunque ha il pregio di variare, non solo qualitativamente, ma anche stilisticamente. Su Similar Skin il gruppo è tornato su altissimi livelli e, senza sbilanciarsi troppo, si può aggiungere che questo è il miglior lavoro della loro carriera. La forza di Similar Skin è quella di porre sullo stesso piano la vitalità dell’improvvisazione strumentale e una scrittura che guarda al formato canzone da classic rock americano: un compromesso che la band onora benissimo se si pensa che la potente The Linear dal vivo, generalmente, può anche superare i dieci minuti di durata e in questa versione si attesta sotto i quattro. Quello che impressiona, inoltre, è la scorrevolezza dei brani: musica in cui ti ci puoi smarrire dentro e allo stesso tempo limitarti a mantenerla come sottofondo senza che perda la sua carica emotiva. E’ un piacere ascoltare il groove di basso di Puppet String, gli assoli chitarristici della title-track, o i vari intermezzi prog suonati da Dio di Bridgeless. Come sempre a farla da padrone sono le chitarre di Bayliss e Cinninger che si “palleggiano” gli spunti solistici in contrappunti o all’unisono. E, se si cerca qualcosa di più disimpegnato, la tripletta Cut the Cable, Hourglass e No Diablo sembrerebbe un evergreen da radio rock FM. Nonostante gli Umphrey’s McGee siano sulla breccia da po’ di anni, la loro fama deve ancora consolidarsi oltreoceano: Similar Skin rappresenta un ottimo inizio per fare la loro conoscenza.