Pubblicato il Settembre 11th, 2016 | by Paolo Carnelli
0The Syn – Live Rosfest (2015)
1. 14 Hour Technicolour Dream
2. Milo
3. Running out of Time
4. New Reality
5. Devils and Demons
6. Grounded
7. Madonna and Child
8. Flowerman
9. Universal Witness
10. Kings, Clowns, Cardinals
11. The Reason
12. Big Sky
Etichetta Umbrello Records /CD
Durata 77’26”
Steve Nardelli (lead vocals) ● Francis Dunnery (acoustic guitar, backing vocals) ● Tom Brislin (keyboards, backing vocals) ● Brett Kull (guitars, banjo) Paul Ramsey (drums) ● Erica Brillhart (keyboard sampling) ● Jamie Bishop (bass guitar)
Quella dei Syn è una storia particolare: dopo aver pubblicato due singoli di buon livello nel 1967 per la Deram, infatti, il gruppo (di cui facevano parte anche i futuri Yes Chris Squire e Peter Banks) si sciolse senza approdare al supporto di lunga durata, scomparendo dai radar per oltre 35 anni. La sorprendente reunion, promossa dal cantante Steve Nardelli, arriverà solo nel 2003, ma porterà frutti decisamente insperati: prima lo splendido Syndestructable (2007) e poi l’ottimo Big Sky(2009); album in bilico tra rock, prog e cantautorato d’autore nell’accezione americana del termine. Due lavori, realizzati da Nardelli con due line up completamente diverse – anche questo è un aspetto singolare – che centrano comunque entrambi il bersaglio. I musicisti che hanno collaborato alla registrazione di Big Sky li ritroviamo in questo live al Rosfest, del primo maggio 2009, dove in scaletta insieme a tutti i pezzi che compongono il secondo album del gruppo figurano anche i singoli di inizio carriera. Le direttive sonore e artistiche che avevano reso Big Sky un prodotto riuscito sono puntualmente presenti anche dal vivo: canzoni semplici, con l’acustica di Francis Dunnery (It Bites) a fornire una solida base per il cantato morbido e pastoso di Nardelli, arabeschi e orchestrazioni vintage da parte del geniale tastierista Tom Brislin (Yes, Renaissance, Spiraling), e la chitarra elettrica di Brett Kull (Echolyn) a irrorare il tutto con parsimoniosi spruzzi rock e blues. Un contesto e un approccio se possibile ancora più scarno rispetto alle versioni di studio, e quindi ancora più intimo e raccolto: l’unico momento di sfogo per la band arriva con Kings, Clowns and Cardinals, introdotta da un bizzarro assolo di chitarra acustica di Dunnery e dilatata con una parte strumentale in cui i musicisti si divertono a jammare sul riff di Kayleigh dei Marillion. A corredo del cd audio, il packaging propone anche un dvd contenente due filmati per un totale di circa 45 minuti: il primo è dedicato al making of di Big Sky con testimonianze di Nardelli, Dunnery e Brislin; il secondo fa un passo indietro al primo periodo della reunion dei Syn, in cui sono presenti anche degli spezzoni con il compianto Chris Squire. Ottima la qualità audio del live. Ora restiamo in attesa della prossima mossa di Nardelli per rilanciare i Syn dopo l’ennesimo stop, avvenuto proprio in concomitanza con la brillante esibizione al Rosfest.