Pubblicato il Settembre 2nd, 2016 | by Roberto Paravani
0The Pineapple Thief – Magnolia (2014)
1. Simple As That
2. Alone At Sea
3. Don’t Tell Me
4. Magnolia
5. Seasons Past
6. Coming Home
7. The One You Left To Die
8. Breathe
9. From Me
10. Sense Of Fear
11. A Loneliness
12. Bond
Etichetta Kscope/CD
Durata 46’14”
Bruce Soord (guitars, vocals) ● Jon Sykes (bass guitars, backing vocals) ● Steve Kitch (keyboards) ● Dan Osborne (drums)
Il cammino di Bruce Soord prosegue imperterrito dal 1999 con i Pineapple Thief, band da lui fondata e diretta con pugno fermo e in assoluta solitudine, per quanto supportato da vari comprimari. Un viaggio intrapreso sulle orme di Radiohead e Porcupine Tree, senza possedere però nè l’imprevedibilità dei primi, nè l’impetuosità dei secondi. Con i Pineapple Thief, Soord ha comunque costruito una discografia solida e rispettabile, dando vita a un prog-rock moderno e orecchiabile caratterizzato da un forte senso melodico: un prodotto che, pur senza stupire, raramente lascia delusi. Non fa eccezione questo Magnolia, decimo album realizzato in studio: Soord non ha mai fatto mistero di amare sia il prog che il pop e questo forse è il lavoro in cui la fusione tra atmosfere sinfoniche e pop orecchiabile si compie con più naturalezza. Dodici pezzi non troppo tecnici, non troppo complicati, ne troppo duri, senza troppi assoli, mai troppo lunghi e con una lieve propensione alla malinconia. Gli arrangiamenti e la produzione sono curatissimi e trasmettono un senso di eleganza – almeno formale – in grado di caratterizzare l’intero lavoro; a tal proposito è il caso di ricordare che il disco è prodotto da Daniel Osborne e che, come nel precedente e meno riuscito All the Wars, Soord si è avvalso in alcuni momenti di una piccola sezione d’archi diretta e arrangiata da quell’Andrew Skeet che abbiamo imparato ad apprezzare qualche anno fa al fianco di Anthony Phillips.