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Pubblicato il Agosto 1st, 2017 | by Vincenzo Giorgio

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Rational Diet – On Phenomena And Existences (2010)

Tracklist
1. Sleep is teasing a man
2. Human life in the wind
3. Somebody in the spacious tail-coat
4. Unexpected feiertag in chemnitz
5. A man went to sleep
6. Chamber illuminated by the dark lamp
7. Bet on a marked card
8. In the late summer
9. Living the main life
10. Private secrets of machine
11. Weimar period
12. The end of the almshouse
13. Passacaglia in beautiful and furious world
14. In five steps

Etichetta Altrock/CD

Durata 46’30”

Personell
Vitaly Appow (reeds) ● Cyrill Christia (violin)) ● Dmitry Maslovsky (bass) ● Anna Ovchinnikova (cello) ● Olga Podgaiskaja (piano, organ, voice) ● Nikolay Semitko (drums) ● Maxim Velvetov (guitar) ● Viacheslav Plesko (double bass on Somebody in the spacious tail-coat)

Quinta, impeccabile, uscita per il settetto bielorusso (terza sotto l’egida Altorck) che tocca quello che è considerarsi, almeno fin qui, il suo vertice creativo. Ciò che colpisce fin dal primo ascolto è la “maturità performante” raggiunta dalla band del profondo Est, capace di fondere con una notevole dose di energia e originalità la lezione mutuata dagli Univers Zero con multicolori visioni cameristiche ispirate alle pagine di musicisti del calibro di Bela Bartok e Sergej Prokofiev. Ed è così che è possibile apprezzare la rarefatta dissoluzione armonica di Sleep Is Teasing a Man, dove la voce atemporale di Olga Pdgaiskaja (molto apprezzabile anche alle tastiere e alla composizione) disegna una melodia che ricorda da vicino la Dagmar Krause del periodo Art Bears. Se Human Life In The Wind (firmata come altre cinque tracce dal talentuoso violinista Cyril Christia) rimanda alla nitida crepusolarità dei venerati capostipiti belgi, Somebody in the Spacious Tail-Coat si basa su di un lisergico ritmo ipnotico-tribale dove il fagotto di Vitaly Appow si interseca magnificamente con il violoncello di Anna Ovchinnikova e l’onnipresente violino di Cyril. Unexpected Feiertag in Chemnitz è un’inaspettata oasi quasi-ambient (la chitarra di Maxim Velvetov è di una pulizia cristallina) mentre A Man Went to Sleep si presenta come una ballata dai toni dilaniati e stupendamente dolenti in cui la voce di Olga dà fiato ai versi di Velimir Hielbnikov – uno dei quattro poeti dell’avanguardia russa sui cui versi viene intagliata la musica del gruppo – preludio a Bet on a Marked Card, vera e propria bufera materica devastante. Insomma ON PHENOMENA AND EXISTENCES è davvero un album da assaporare con la cura e consapevolezza di chi intende immergersi in un caleidoscopio sonoro mai domo e scontato, cangiante ad ogni ascolto.

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