Pubblicato il Aprile 27th, 2020 | by Paolo Formichetti
0Pattern-Seeking Animals – Same (2019)
1. No Burden Left to Carry
2. The Same Mistakes Again
3. Orphans of the Universe
4. No One Ever Died and Made Me King
5. Fall Away
6. These Are My Things
7. We Write the Ghost Stories
8. No Land’s Man
9. Stars Along the WayLost
Etichetta Inside Out
Durata 58’19”
John Boegehold (keys) ● Ted Leonard (lead vocal & guitar) ● Dave Meros (bass) ● Jimmy Keegan (drums & vocals)
I Pattern-Seeking Animals sono un progetto legato a filo doppio agli Spock’s Beard. Da questa band mutuano, più o meno direttamente, tutti i componenti: il cantante e il bassista, ovvero Ted Leonard e Dave Meros, l’ex batterista, l’abile Jimmy Keegan nonchè John Boegehold, tastierista che per la band californiana è stato autore di numerosi brani pubblicati nel periodo post-Neal Morse. Il progetto nasce, a dire il vero, proprio dalla volontà di quest’ultimo di realizzare una serie di brani che potessero unire la raffinatezza degli arrangiamenti tipica del progressive a strutture armoniche un po’ più complesse di quelle del rock classico, rendendo il tutto ancor più fruibile grazie a linee melodiche di facile presa. Lo stile delle composizioni si può pertanto accostare, almeno in parte, a quello degli Spock’s Beard meno intricati, non fosse altro che per il sempre piacevole timbro vocale di Ted Leonard (che in questo lavoro può dare sfogo liberamente anche alle sue notevoli doti di chitarrista).
Altri ingredienti di questo piatto sonoro sono un cucchiaino di Kansas, un pizzico di new prog, una spolverata di rock melodico, il tutto sapientemente miscelato a formare un qualcosa di decisamente appetibile. I nove brani del disco, di cui solo tre di lunga durata, sono infatti piacevoli e tendono con una certa facilità a restare in mente fin dal primo ascolto, facendo venire voglia di riascoltare il disco da capo. Particolarmente degne di menzione risultano essere la lunga eppure particolarmente catchy No One Ever Died And Made Me King, il potenziale singolo Fall Away, l’originale valzer We Write The Ghost Stories, anche se va detto che tutto il disco si mantiene su ottimi livelli riuscendo a deliziare l’ascoltatore desideroso di un intrattenimento sonoro facile ma non banale.