Pubblicato il Settembre 4th, 2016 | by Paolo Carnelli
0Nheap – Flying and the Silence (2013)
1. Origin of Water
2. Primary Colors
3. Half-Asleep
4. Wandering
5. Expressionism at Night
6. Flying and the Silence
7. Between the Trees
8. Lost in a Leaf
9. Two Types of Awakenings
10. Recurring Dream
Etichetta Acustronica/CD
Durata 58’14”
Massimo Discepoli (drums, keyboards, synths, electric bass, electric and acoustic guitar)
In una piega della musica, in una zona umida. La proposta musicale di Nheap, alias Massimo Discepoli, sembra risiedere ed emergere dalla nebbia di una mattina qualsiasi. Potremmo essere sulle sponde di un lago, come sembra raccontare la bella e appropriata foto di copertina, o nella periferia di una città qualunque, in un giorno qualunque. Fatto sta che una volta entrati nella nebulosa sonora, le note si appiccicano sul nostro corpo e non vanno più via: ci si sente avvolti e piacevolmente coinvolti, in un’empatia fatta di piccole oscillazioni e di vibrazioni bonsai. Discepoli ha una qualità indubbia: è prima di tutto un grande batterista, dotato di un gusto straordinario, e il suo drumming basterebbe da solo a giustificare l’acquisto di questo album, peraltro ascoltabile in streaming a profusione sul sito ufficiale del progetto nonché su varie altre piattaforme tra cui Spotify, Soundcloud e Bandcamp. Pattern circolari e avvolgenti, morbidi, rigorosamente acustici, che profumano di legno. Intorno, suoni di Fender Rhodes, piani elettrici, pochi campionamenti, un basso elettrico, qualche chitarra sparsa. Le note sulla tastiera sono cercate, tastate, perse e trovate… fino a quando barlumi di melodia appaiono improvvisamente davanti alle nostre orecchie come sagome che si materializzano nella nebbia, e ci colpiscono come raggi di sole. In un’ora di ascolto, il quadro sonoro è una bolla: omogeneo e accogliente, anche se non mancano un paio di episodi più up tempo, in cui il groove ricorda quello post – jazz dei Tortoise, tratteggiato con corde e bacchette che sfuggono alla consuetudine. Flying and the Silence è in realtà il quarto capitolo di un progetto iniziato nel 2007 e ancora in divenire, come dimostra anche la recente deriva elettronica Nheap XP. Vale davvero la pena di andare a ritroso e recuperare altri frammenti di questa imprevedibile avventura sonora.