Pubblicato il Agosto 30th, 2016 | by Roberto Paravani
0Loreena McKennitt – The Journey So Far – The Best Of Loreena McKennitt (2014)
1. The Mystic’s Dream (Album Edit)
2. Bonny Portmore
3. The Bonny Swans (Album Edit)
4. The Mummers’ Dance (Single Remix)
5. Down by the Sally Gardens
6. Stolen Child
7. The Lady of Shalott (Album Edit)
8. Marco Polo
9. Penelope’s Song
10. Huron ‘Beltane’ Fire Dance
11. The Old Ways
12. Dante’s Prayer
Etichetta Quinlan Road/CD
Durata 59’31”
musicisti non dichiarati
Loreena McKennitt festeggia nel 2014 i trent’anni di attività discografica con un’antologia che ripercorre, lavoro dopo lavoro, una carriera lastricata di successi di pubblico e critica. Una carriera stupefacente soprattutto in termine di vendite, vista la non facile collocazione musicale dell’artista canadese (ma – ricordiamo – di origini irlandesi e scozzesi) e la non semplice fruibilità di un repertorio che parte dalla musica celtica per toccare più in generale elementi di musica etnica di ogni parte del mondo, mescolando con gusto ed equilibrio il suono dei più antichi strumenti tradizionali a quelli del rock. Un repertorio lontano da mode e riflettori, racchiuso in soli nove album di studio che hanno esaltato il talento compositivo e interpretativo di questa magnifica artista, in grado di comporre, arrangiare e suonare parecchi strumenti, ma soprattutto di cantare con una lacerante voce da soprano. L’antologia qui in esame ripercorre i sette album principali: To Drive the Cold Winter Away del 1987 e A Midwinter Night’s Dream del 2008 sono considerati “seasonal recordings” in quanto composti principalmente da brani tradizionali legati all’inverno, e quindi sono stati esclusi da questo progetto. Come è ovvio la parte più corposa delle tracce è dedicata alla trilogia formata da The Visit (1991), The Mask and Mirror (1994) e The Book of Secrets (1997), i tre lavori di Lorena McKennitt che hanno avuto maggior successo. I grandi classici ci sono più o meno tutti anche se taluni in versioni editate rispetto all’originale e questa è l’unica, seppur comprensibile, pecca. Per il resto il dischetto è uno strumento importante – e fortemente consigliato – per chi volesse accedere per la prima volta al mondo fantastico, sospeso tra tradizione e attualità, di questa viaggiatrice infaticabile, perennemente alla ricerca delle proprie radici musicali e di quelle di altri popoli. A coloro che già avessero invece una conoscenza completa della sua musica, si consiglia la versione deluxe che, in un secondo CD aggiuntivo, riporta nove brani registrati durante una performance dal vivo presso la fortezza Zitadelle di Mainz, in Germania, nel luglio del 2012.