Pubblicato il Agosto 25th, 2016 | by Paolo Carnelli
0David J. Smith (Guapo)
I dieci dischi dell’isola deserta di DAVID J. SMITH, batterista e fondatore dei magmatici Guapo… dalla fine degli anni 90, autentico scrigno nero di soprese dal sapore intenso. Musica a cavallo tra RIO e progressive rock, tesa e telepatica, in grado di sfidare l’ascoltatore attirandolo in una ricerca timbrica e in una morsa sonora ineguagliabile. More info: www.guapo.co.uk
RED – King Crimson (1974)
A mio avviso, il loro album più scarno e asciutto. E comunque, dentro c’è ancora il suono di basso più bello che abbia mai sentito. Un disco che suona ancora molto fresco ed è sempre in rotazione sul mio piatto
UDU WUDU – Magma (1976)
Non è proprio il mio album dei Magma “definitivo”, ma è quello che ha rappresentato la mia iniziazione al Magma sound. “De Futura” in particolare ha indirizzato fortemente il cammino che i Guapo avrebbero intrapreso alla fine degli anni ’90
LIVE IN TOKYO – Public Image LTD (1983)
Il primo vero concerto a cui sono andato da solo, senza qualcuno più grande che mi accompagnasse, è stato quello dei P.I.L. all’Odeon di Birmingham nel 1985 o 1986, non ricordo bene la data esatta. In ogni caso, quel concerto ha cambiato completamente la mia vita e mi ha spinto a cominciare a fare musica. “Live in Tokyo” è stato il primo disco dei P.I.L. che ho acquistato
VILLAGE GREEN PRESERVATION SOCIETY – The Kinks (1968)
Adoro questo gruppo e tutti i loro dischi: anche quelli brutti sono belli! Del resto se vuoi avvicinarti veramente a una band devi saper accettare sia i suoi lati positivi che quelli negativi. Generalmente non sono il tipo che si vanta della propria nazionalità, ma i Kinks sono uno di quei gruppi che riescono a rappresentare al meglio cosa significa essere inglesi: sono eccentrici, semplici e scrivono un sacco di canzoni sul tè e sulle condizioni metereologiche… in ogni caso hanno scritto alcune delle più belle canzoni pop di tutti i tempi
S.F. SORROW – The Pretty Things (1968)
E’ un po’ il disco che è stato oscurato, almeno apparentemente, da “Sgt. Pepper’s” e “Piper at the Gates of Dawn“. The Pretty Things sono una band che, come i Kinks, non ha probabilmente raggiunto il successo che meritava. Questo è uno splendido concept album che per me sta ai livelli di “Tommy” e “Quadrophenia“. Li ho visti dal vivo qualche anno fa quando si sono riuniti e hanno riproposto dal vivo tutto il disco, eccezionali
666 – Aphrodite’s Child (1972)
Ok, ecco un altro concept album! E del resto qualsiasi album che faccia arrabbiare i cristiani fondamentalisti deve per forza essere buono. Mi piacciono anche i lavori solisti di Vangelis e Demis Roussos. Ho dei bei ricordi di quando ero piccolo e guardavo Demis alla televisione inglese insieme a mia nonna (che lo adorava!). E se leggi le note di copertina, vedrai che amavano anche bere il tè
SKY LARKING – XTC (1986)
Come i Kinks, gli XTC hanno scritto alcune delle più belle e intelligenti canzoni pop nella storia della musica. E’ difficile scegliere un solo album, ma “Sky Larking” è probabilmente il loro punto più alto, seguito immediatamente da “English Settlement“. Ancora mi ricordo che quando era appena uscito il 45 giri di Senses working ovetime andavo sempre a trovare il mio vicino di casa, Simon, che aveva qualche soldo in più di me, e l’ascoltavamo giocando e ballando nel soggiorno per ore intere. E bevevamo un sacco di aranciate….
DECEIT – This Heat (1981)
Che disco. Una piccola band che è stata capace di fondere un vero approccio prog con un atteggiamento punk. E quale esempio migliore puoi avere come musicista di Charles Hayward, un uomo che ha fatto tutto a modo suo e che continua ancora a influenzare le nuove generazioni
CEUX DU DEHORS – Univers Zero (1981)
Ho bisogno di almeno un album di RIO sulla mia isola, e questa è la mia scelta. Un gruppo unico, mi risulta difficile trovare le parole per descrivere la loro musica, onestamente
UN PEU DE L’AME DES BANDITS – Aksak Mabul (1980)
La mia seconda scelta in ambito RIO. Avrei voluto prendere anche qualcosa di Fred Frith e Chris Cutler, e mi mancheranno anche i miei dischi dei Samlas Mammas Manna ma questo album è un grande esempio del mix anglo europeo che ha caratterizzato il movimento. Il brano intitolato Geistige Nacht è fantastico