Dave Mustaine – Mustaine: la Biografia Ufficiale (2011)
Casa editrice Arcana Edizioni
Pagine 343
Interessante la storia di Dave Mustaine: vispo ragazzetto dai capelli rossicci, ritrovatosi fin da ragazzino ad imbracciare una chitarra elettrica come rimedio a un’infanzia resa non troppo felice a causa di un padre alcolizzato e violento. Ambizioso e trasgressivo, avvezzo al consumo smodato di alcol e droghe, rissoso e imprevedibile, il buon Dave si dedicò assiduamente allo strumento fino a divenire un chitarrista eccelso, veloce e fantasioso. Dopo le prime esperienze con varie band, si rese conto di essere a un passo dall’agognato successo quando entrò come chitarrista solista nei neonati Metallica e con loro condivise esibizioni travolgenti, che richiamavano schiere sempre crescenti di fan, e creative sessioni di scrittura di una serie di brani che avrebbero fatto la storia del metal arrivando addirittura a codificarne un sotto-genere: il thrash. Traumatico punto di svolta (in negativo) della sua carriera fu il licenziamento dai Metallica proprio a causa dei suoi eccessi e della conseguente instabilità caratteriale e umorale che avevano finito per stressare e indispettire non poco Ulrich e Hetfield (a loro volta non esattamente due stinchi di santo…). La cacciata arrivò poco prima della registrazione del primo album della band, quel Kill ‘em all che avrebbe proiettato i Metallica nell’Olimpo del metal (con conseguente sempre crescente afflusso di denaro). Da quel momento in poi la carriera di Mustaine ha visto la creazione dei Megadeth, ed è continuata all’ombra del rancore, alimentata da una inesauribile voglia di rivalsa nei confronti dei suoi ex-compagni. In questa interessante biografia il biondo chitarrista si racconta con grande sincerità, rimarcando più e più volte come le sue scelte artistiche abbiano sempre avuto come principale scopo quello di surclassare gli odiati rivali (come velocità, cattiveria… ma soprattutto come successo di pubblico e vendite!). Nonostante l’enorme successo dei Megadeth, Mustaine non si tira indietro nell’ammettere, anche con un pizzico di auto-ironia, di non essere riuscito nell’impresa di superare i Metallica. Ampio spazio nel libro trovano anche i rapporti con i numerosi musicisti che hanno gravitato nella galassia-megadeth (resi spesso difficili dal generalizzato consumo di droghe), i numerosi tentativi di disintossicazione e le ricadute, la conversione alla religione cristiana e la normalizzazione dei rapporti con la moglie, l’incredibile incidente che ha rischiato di fargli perdere l’uso di un braccio. E i rapporti tra il Mustaine di oggi e i Metallica? Dopo averne passate tante, il rancore nei loro confronti si è attenuato, tanto che qualche anno fa la grande famiglia del thrash (Metallica, Megadeth, Slayer ed Anthrax) ha intrapreso un glorioso tour mondiale. Parafrasando Dante: più che l’onor potè il denaro!
