Pubblicato il Marzo 7th, 2017 | by Paolo Carnelli
0Christadoro – Christadoro (2017)
1. L’operaio Gerolamo (L.Dalla)
2. Il sosia (G. Gaber)
3. L’ultimo spettacolo (R. Vecchioni)
4. Figli di… (E. Ruggeri)
5. Lo stambecco ferito (A. Venditti)
6. Solo (C. Baglioni)
7. Ricercare nel mare dell’inquietudine e della paura (F. Mussida)
8. L’ombra della luce (F. Battiato)
Etichetta AMS Vinyl Magic/CD
Durata 49’07”
Mox Cristadoro (Batteria, percussioni) ● Fabio Zuffanti (Basso) ● Paolo Ske Botta (Tastiere) ● Pier Panzeri (Chitarre) ● Andrea Mitzi Dal Santo (voci). Special guests: Giuseppe Pilli Cossa (Pianoforte in L’operaio Gerolamo) ● Garbo (narrazione in Il sosia) ● Franco Mussida (Chitarra acustica in Ricercare nel mare…)
Prog e cantautori: due mondi agli antipodi e in conflitto tra loro. Almeno così ci hanno insegnato, spiegandoci che lo sfiorire del prog italiano alla fine degli anni ’70 era stato causato, oltre che dal punk e dalla disco music, anche dall’operato di gente come Baglioni, Venditti, Guccini, De Gregori e via dicendo. Ci hanno detto che la loro voglia di parlare, di esternare in maniera scarna e autentica i propri sentimenti e le proprie sensazioni, si muoveva in una direzione opposta rispetto alle divagazioni strumentali e ai voli pindarici un po’ naif dei vari complessi “pop” dell’epoca, forse dimenticando il valore (non solo poetico) dei testi di Francesco di Giacomo o degli Osanna, le tematiche affrontate in un disco come UOMO DI PEZZA delle Orme, o gli incontri proficui come quello tra De Andrè e la PFM. A provare a ricollocare le cose nella giusta prospettiva, arrivano i Christadoro, ensemble guidata dall’ottimo batterista Mox Cristadoro (già con Crash Box, Santa Sangre, The Carnival of Fools, In Absentia Christi) che vede tra le sue fila anche due personaggi importanti dell’attuale scena prog italiana, ovvero l’immancabile Fabio Zuffanti al basso e l’immenso Paolo Botta (Yugen, Not a Good Sign) alle tastiere. Il risultato di questo nuovo incontro è rappresentato dalle otto tracce contenute nell’omonimo debut album edito da AMS: un’incursione a mano armata nel regno dei cantautori nostrani, destinata, se non a riscrivere la storia, perlomeno a ribaltare la prospettiva e l’equilibrio delle forze in campo. L’approccio della band è semplice e coerente in tutti i brani: c’è l’hammond, c’è il Mellotron, ma c’è soprattutto un approccio hard prog in stile Balletto di Bronzo/Biglietto per l’Inferno che permette ai musicisti di rileggere i pezzi con esiti decisamente interessanti. Se i cantautori incarnavano il ritorno all’autenticità di un vissuto costituito da sudore e lacrime, i Christadoro gettano alcol sulle ferite e accendono un incendio grazie alla chitarra elettrica di Pier Panzeri e alla voce lisergica di Andrea Del Santo: è una deriva che ci porta, con un doppio salto mortale, dentro il cuore stesso della musica, come dimostrano le sorprendenti rivisitazioni di pezzi come Solo di Baglioni, Lo stambecco ferito di Venditti o L’ultimo spettacolo di Vecchioni. Da segnalare anche la presenza tra gli ospiti di Franco Mussida, in quella che è la sua prima apparizione discografica dopo aver lasciato la PFM. Per tutti gli interessati, lo showcase di presentazione del disco è fissato il 31 marzo al Legend Club di Milano in occasione dello Z Fest 2017.