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Pubblicato il Dicembre 7th, 2016 | by Roberto Paravani

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Anthony Phillips – Rovistando nei cassetti (1995 – 2003)

Con gli ultimi due lavori del 1994, anche se solo al momento per la distribuzione, Anthony Phillips inizia a collaborare con una piccola ma agguerrita etichetta, la Voiceprint, che lo seguirà per anni e risulterà essere il miglior ambiente di lavoro possibile: “Ritengo che sia una fortuna stare ora con una etichetta piccola ed indipendente, perché mi da la possibilità di far uscire molte cose diverse. Forse non avrò tanta pubblicità, ma anche la Virgin non ne faceva molta. Ora comunque dispongo di una grande libertà e di una buona distribuzione”. La Voiceprint da il via anche ad un meticoloso lavoro di riedizione su CD degli album di Ant esclusi The geese & the ghost, Wise after the event e 1984 che rimangono sotto il controllo della Virgin.



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ANTHONY PHILLIPS & HARRY WILLIAMSON – GYPSY SUITE (Voiceprint, 1995) – All’inizio del 1995, la Voiceprint pubblica un nuovo lavoro; nuovo per modo di dire in quanto si tratta di vecchie registrazioni inedite fatte anni prima con Harry Williamson cui si aggiungono dei demo di Tarka. L’album si intitola Gypsy suite prendendo il nome dalla suite inedita che copre la prima metà del lavoro: una lungo, suggestivo, malinconico pezzo diviso in quattro movimenti per sole due chitarre acustiche; i demo di Tarka completano l’album, e presentano l’utilizzo di qualche altro strumento.



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ANTHONY PHILLIPS – LYRIC BOOK (Voiceprint, 1995) – Sempre nel 1995, prende vita un’altra operazione di recupero di materiale d’archivio, stavolta decisamente insolita perché si tratta di un… live! In effetti, il 21 marzo del 1993 Ant ha effettuato un concerto solitario… in casa propria e, inutile dirlo, senza pubblico. Il concerto è stato registrato ed inviato ad una emittente radiofonica americana che lo ha trasmesso il 25 giugno nella sezione Living room concert series, ossia una sezione del programma quotidiano Echoes dedito solo alla musica strumentale. In questo caso la Voiceprint si supera: per Lyric book viene allestito un semplice quanto elegante confezione a libro, che oltre il CD, contiene una prefazione di Ant, i testi di tutte le (poche) canzoni scritte ed un commento finale ancora di Ant sul concerto. La musica prevede dieci pezzi in larghissima parte strumentali, registrati in presa diretta, otto alla chitarra acustica e due al pianoforte. Per quanto stentorea e tremebonda, Ant non è un grande performer dal vivo per ragioni già dette, l’esibizione testimonia in maniera emozionante ed insolita l’arte malinconica di questo straordinario musicista.



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ANTHONY PHILLIPS & GUILLERMO CAZENAVE – THE MEADOWS OF ENGLEWOOD (Astral, 1996) – Nel luglio del 1996 esce un nuovo lavoro insieme a Guillermo Cazenave, musicista spagnolo di origine argentina, e vecchio studente di Ant. Nel 1995 i due si sono incontrati ed hanno improvvisato per qualche giorno. Cazenave decide di ritoccare quelle registrazioni e di pubblicarle nonostante le perplessità di Ant. Prende così vita The meadows of Englewood un lavoro come detto, sostanzialmente improvvisato che alterna come è ovvio, momenti particolarmente azzeccati ad altri decisamente meno.



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ANTHONY PHILLIPS – PRIVATE PARTS AND PIECES IX: DRAGONFLY DREAMS (Blueprint, 1996) – Nonostante sia sempre più preso dai lavori per la televisione, Ant trova modo di pubblicare tramite la Blueprint (una costola della Voiceprint) un nuovo lavoro e lo fa nell’unico modo in cui tempo e denaro ormai glielo consentono, ossia creando album semplici ed ultra economici, in casa, con pochi mezzi e molta fantasia e riciclando quanto di buono abbia messo su carta o su nastro negli anni: nel novembre del 1996 esce quindi il nono capitolo della serie Private parts and pieces ossia Dragonfly dreams con composizioni registrate negli ultimi anni ma con qualche idea che risale addirittura agli anni ‘80. Lavoro partorito come al solito largamente in solitaria, che però vede nella seconda parte la presenza come autore e come chitarrista del vecchio sodale Enrique Berro Garcia.



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ANTHONY PHILLIPS & JOJI HIROTA – MISSING LINKS VOLUME 3: TIME AND TIDE (Blueprint, 1997) – Nel novembre del 1997 si arriva invece al terzo capitolo della serie Missing links, ossia quel filone della discografia di Ant che prevede la pubblicazione dei migliori momenti registrati per i commenti televisivi e la library music, quindi musica che nasce in funzioni di immagini e che senza di esse perde parte del proprio senso. Ma in questo caso però c’è una splendida novità che attira l’attenzione dei fan meno integralisti: la presenza come co-autore e come polistrumentista di un altro vecchio amico e collaboratore: il giapponese Joji Hirota che letteralmente colora la musica con percussioni esotiche e strumenti a fiato inconsueti, rendendola orientaleggiante e fascinosa; e di fatto la sua presenza azzera l’uso delle percussioni elettroniche spesso utilizzate da Ant per questo genere di lavori: Time and tide racchiude 29 brevissimi gioiellini registrati tra il 1992 e il 1997.



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ANTHONY PHILLIPS & GUILLERMO CAZENAVE – LIVE RADIO SESSIONS (Discmedi Blau, 1998) – Nel maggio del 1997 e con parecchio ritardo sull’uscita del lavoro, Ant vola a Barcellona per fare promozione a The meadows of Englewood, suonando in alcuni programmi radiofonici insieme a Guillermo Cazenave. Da queste session “dal vivo” verrà tratto l’album Live radio sessions pubblicato ad inizio 1998. Le virgolette prima e dopo dal vivo sono indispensabili visto che il materiale è stato registrato in studio dai due e poi fornito alle radio e, per giunta, per riempire il CD si è fatto utilizzo di un pezzo live del solo Cazenave ed un estratto da Lyric book di Ant.



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ANTHONY PHILLIPS – THE ARCHIVE COLLECTION VOLUME 1 (Blueprint, 1998) – All’inizio del 1998 Ant fa una sorta di regalo ai fan: The archive collection volume 1, un doppio CD contenente inediti, demo e versioni alternative provenienti dal suo archivio privato. Sbucano fuori cose vecchie, alcune addirittura risalenti alla antico sodalizio con Mike Rutherford di fine anni ‘60. E tra tutti i numerosi pezzi anche F sharp ossia una versione embrionale di The musical box! Inizialmente l’album viene stampato in sole 1000 copie con un EP allegato e regalato da Ant a tutti gli iscritti al proprio fan club.



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GENESIS – ARCHIVE 1967-1975 (Virgin, 1998) – Sempre nel 1998 viene pubblicato il famoso cofanetto quadruplo dei Genesis Archive 1967-1975 che include un intero CD con molti vecchi pezzi inediti che vedono la presenza di Ant alla chitarra: “Lo trovo abbastanza bello nel complesso e credo sia positivo che la gente abbia la possibilità di ascoltare quel materiale. Ma probabilmente è soprattutto materiale per puristi; suppongo che le persone che conoscono i Genesis più famosi non crederanno alle proprie orecchie ascoltando i primi passi di quattro musicisti zoppicanti”.







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ANTHONY PHILLIPS – PRIVATE PARTS AND PIECES X: SOIRÉE (Blueprint, 1999) – Ormai sono parecchi anni che Ant non pubblica materiale nuovo e le uscite che lo vedono protagonista sono quasi sempre legate al recupero di materiale d’archivio. Una modalità di pubblicazione che si accentuerà ulteriormente in futuro visti gli impegni del musicista. Giunge quindi come una sorpresa sul finire del 1999 Private parts and pieces X: Soirée, un lavoro per solo pianoforte che contiene musica composta e suonata nell’anno, quindi decisamente nuova. Un album malinconico, in alcuni momenti struggente, interamente dedicato alla sera; musica, come suggerisce l’autore adatta ad addormentarsi, nel senso migliore del termine, aggiungeremmo. A tal proposito, dice: “So perfettamente di non essere un pianista velocissimo o particolarmente brillante. Volevo solo suonare melodie piacevoli e liriche, con qualche spunto drammatico giusto per non essere troppo noiosi”.



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ANTHONY PHILLIPS – RADIO CLYDE 1978 (Blueprint, 2003) – Ant continua incessantemente a lavorare per la televisione; per questo, scende il silenzio sul suo “mestiere preferito”, un silenzio interrotto solo per pubblicazioni di recupero materiale d’archivio: nel 2003 Voiceprint pubblica un concerto in solitaria effettuato per l’emittente scozzese Radio Clyde nel 1978 durante il tour radiofonico per la promozione di Wise after the event. Purtroppo il master originale è andato perduto e si deve ricorrere ad una copia di fortuna in possesso dello stesso Ant, quindi la qualità non è eccelsa. Ma rimane una delle poche testimonianze live (anche se in uno studio radiofonico e senza pubblico) e un ulteriore conferma della straordinaria abilità chitarristica del nostro.



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