Pubblicato il Novembre 3rd, 2021 | by Lino Carfagna
0Anna Gabriel – EyE-D (2021)
Casa editrice Rizzoli Lizard/Libro
Pagine 207
Libro fotografico estremamente affascinante questo EYE-D di Anna Gabriel, pubblicato per la Rizzoli Lizard solo pochi giorni fa e presentato presso la consueta Santeria di Milano alla presenza dell’illustre papà Peter Gabriel come guest-star e supporter. Come si ricorderà, in passato la valente artista multimediale aveva girato il film A FAMILY PORTRAIT, un inedito e intimo ritratto di famiglia realizzato durante il GROWING UP TOUR del 2002. Oggi Anna Gabriel si cimenta, invece, con l’obiettivo di una macchina fotografica e sono gli sguardi di ben cinquantuno artisti, musicisti e non, a costituire questo suo nuovo lavoro. Sguardi ironici, riflessivi, tristi, sognanti, immergono chi prova a sfogliarlo in un mondo molto più intimo e profondo di quello dettato dal semplice susseguirsi di splendide immagini sapientemente catturate dall’artista inglese. In esso scopriamo con grande sorpresa e curiosità un personale point of view dell’originale fotografa sui vari personaggi incontrati.
A corredo di ciascun ritratto, la giovane fotografa descrive impressioni, racconta aneddoti, riporta appunti sul dietro le quinte e le idee che hanno ispirato ogni singolo scatto. Come nel caso di Richard Branson, imprenditore britannico fondatore della Virgin Records, che Anna Gabriel descrive come un vero burlone, un amico di famiglia, apparentemente timido come il papà Peter, ma a cui in realtà piace fare di tutto pur di divertire gli altri e strappargli sempre una risata. O come nel caso di Nick Mason, di cui dice di aver colto l’aspetto meticoloso dei tratti del volto, tipici del pilota di auto da corsa qual’è, ma anche dell’esperto di meccanica. E così andando avanti scopriamo David Byrne fotografato in una posa assolutamente originale perché, spiega Anna, sia lui che il suo papà, di nuovo, non hanno timore di mostrarsi diversi dagli altri. E ancora Brian Eno, produttore di una sua versione personale del brano MOTHER OF VIOLENCE al cui testo collaborò anche sua madre Jill Gabriel e tra i suoi preferiti; lo stesso Peter Gabriel, il primo ovviamente a essere fotografato; Michael Stipe, descritto nelle note che accompagnano lo scatto come un uomo riservato e pieno di sfaccettature, Annie Lennox, una donna che Anna Gabriel definisce senza difficoltà come una persona in possesso di un tale fascino magnetico da attirare l’attenzione degli altri anche senza essere famosa…
Nelle note introduttive al suo fotolibro, l’autrice ricorda che in fondo questo progetto doveva essere inizialmente utilizzato come semplice inserto dell’album AND I’LL SCRATCH YOURS di papà Gabriel. L’idea era quella, modesta come racconta Anna, di realizzare i primi piani di tutti coloro che vi avevano collaborato. Più tardi si è fatta invece pian piano strada l’idea di realizzare scatti ravvicinati degli occhi di ognuno di loro, che rappresentassero, come si dice comunemente, una finestra sull’anima: ed ecco nascere questo libro. A margine di questa annotazione per così dire tecnica, l’autrice aggiunge poi, come in una sorta di intima confessione, che gli occhi hanno sempre esercitato un grande fascino su di lei sin da bambina, quando erano proprio gli sguardi a mostrarle in suo padre i diversi stati d’animo come gioia, tristezza o rabbia e non la sua voce o le sue parole.
EYE-D è un libro dall’aspetto molto elegante con carta patinata nera e foto, quelle a piena pagina almeno, tutte rigorosamente in bianco e nero e questo ne aumenta enormemente il fascino oltre a impreziosirne il valore. Sembra quasi insomma, avendo questo volume tra le mani, che non si possa mai finire di scoprirlo definitivamente, così come si è completamente sedotti dalla bellissima storia raccontata dall’autrice attraverso i tanti occhi che ci guardano e ci rivelano ogni volta qualche inconfessato segreto o qualche inaspettata verità.