Pubblicato il Settembre 6th, 2016 | by Paolo Formichetti
0Nicklas Barker – El Ultimo Fin De Semana (2011)
1. Leo
2. Celestial Ghost
3. Night Ambience
4. Sisters/Phantasm
5. Rendezvous
6. Entering the Lost Village
7. Confrontation/Doom
8. Going Home/Ouija
9. By the Shore
10. Chase/Purgatory
11. Grand Finale
12. Home
13. Beach Girls
Etichetta Azafran Media
Durata 35’31”
Nicklas Barker (Mellotron, synth, gong, bass, Theremin) ● Martha Barker (cello) ● Karolina Bergström (violin) ● Peter Nordins (drumselectric guitar)
Essendo un grande patito di musica prog e di cinema (con una particolare predilezione per gli horror) è per me una vera goduria quando riesco a fondere le due passioni come accade durante l’ascolto delle immense opere musicali che i Goblin o Keith Emerson hanno firmato per alcune delle migliori opere di Dario Argento. Basti pensare al surplus di brividi che proprio la colonna sonora donava agli spettatori di Profondo rosso, Suspiria o Inferno. Accanto a questi nomi conosciuti ai più, degni di menzione sono anche altri grandi compositori come Fabio Frizzi o Riz Ortolani che hanno reso ancor più affascinanti opere riservate agli appassionati del cinema di genere prodotte da maestri come Lucio Fulci (adorato all’estero per film come Zombi 2, E tu vivrai nel terrore… l’aldilà, Paura nella città dei morti viventi) o Ruggero Deodato (autore del super-censurato Cannibal holocaust). Tale mia passione è evidentemente condivisa anche da Nicklas Barker e altri membri degli Anekdoten (Peter Nordins) o ex-Landberk (Stefan Dimle e Reine Fiske) che anni fa si unirono sotto il nome di Morte Macabre e sfornarono un capolavoro gotico orrorifico come Symphonic Holocaust, che “coverizzava” musiche tratte da alcune delle pellicole sopra citate. A parecchi anni di distanza dall’esperienza Morte Macabre, Barker, attualmente in pianta stabile come chitarrista degli Anekdoten, torna in un certo senso al suo vecchio amore accettando di occuparsi della colonna sonora di un horror spagnolo a firma Norberto Ramos del Val inedito nel nostro paese. Barker firma tutte le composizioni e suona mellotron, sintetizzatori, basso e theremin, e si fa coadiuvare da Peter Nordins alla batteria, Martha Barker al violoncello e Karolina Bergström al violino. Il disco, come facilmente si poteva immaginare, ricalca abbastanza fedelmente le atmosfere tetre e malsane che hanno reso il cd dei Morte Macabre un capolavoro oscuro. Grande spazio quindi ad un mellotron spettrale più che mai e ad un basso pulsante (Rickenbacker ovviamente…), ben coadiuvati da un drumming delicato, e impreziositi da rifiniture di archi o di un theremin ipnotico e inquietante. Se condividete le passioni che vi ho sopra esposto, e magari ultimamente avete apprezzato anche i lavori dei connazionali Anima Morte, non faticherete ad innamorarvi di questo disco, che in ogni caso sarà sicuramente apprezzato anche da chi, pur non gradendo i brividi cinematografici, è comunque affascinato dal prog svedese dal momento che le suggestioni sonore di un capolavoro come Vemod fanno capolino qua e là un po’ in tutto il disco.