Pubblicato il Agosto 29th, 2016 | by Paolo Carnelli
0MATT STEVENS: l’uomo dei due mondi
Probabilmente non ha rivoluzionato il mondo della sei corde, eppure nel 2014 Matt Stevens è stato sicuramente uno dei musicisti più in vista della nuova scena prog rock inglese: da un lato le sue capillari performance dal vivo, realizzate esclusivamente con l’ausilio di una chitarra acustica e di un loop pedal, dall’altro la sua attività in studio da solo e con altri artisti (The Fierce and the Dead in primis), nel segno di un math rock elettrico e brutale. Con il suo ultimo album solista, intitolato Lucid, ha inaugurato la sua collaborazione con l’etichetta Esoteric Recordings ed è finalmente riuscito nell’intento di coniugare tra loro i suoi due mondi espressivi… more info:www.mattstevensguitar.com
Ho avuto la fortuna di soggiornare in Inghilterra parecchie volte, fin da quando ero bambino. Per me Lucid potrebbe essere la colonna sonora perfetta per il tragitto che il treno fa dall’aeroporto alla City… un misto di nuvole e alberi che improvvisamente si tuffa nel cemento. Che rapporto c’è tra la tua musica e il panorama inglese?
Penso che tutto vada contestualizzato, è inevitabile che ciò che ti circonda possa in qualche modo influenzarti. In effetti Lucid può suonare come un album molto “londinese”, dato che è abbastanza rumoroso… però se è vero che sono un musicista inglese, è anche vero che poi le mie influenze musicali vanno a toccare la produzione di artisti che provengono da ogni parte del mondo, da Thurston Moore a Zakir Hussain. Perciò in definitiva Lucid è un album che ha a che fare con Londra allo stesso modo in cui i dischi precedenti avevano a che fare con la vita nel Northamptonshire, dove sono cresciuto. Capisco che possa sembrare un po’ disorientante. Diciamo che tendo a fare musica autunnale
Cosa ti spinge a comporre? C’è un obiettivo particolare che ti poni quando inizi a scrivere qualcosa di nuovo, sia in riferimento a te stesso che agli altri?
Quello che voglio è riuscire ad ottenere una reazione emotiva sia da me stesso che da chi mi ascolta… far rizzare i peli delle braccia e tutto il resto. E’ un qualcosa di magico, trasportare idealmente l’ascoltatore verso nuovi luoghi. Voglio sempre mettermi alla prova ma al tempo stesso anche scrivere delle belle melodie. Voglio ascoltare cose che non ho mai ascoltato prima e provare a lavorare ogni volta in modo diverso. Anche se qualcosa ha funzionato bene in precedenza, quando inizi un nuovo album devi buttare via tutto e ricominciare da capo. Solo in questo modo posso sperare che ogni album che ho fatto rappresenti un passo avanti rispetto al precedente
La parola “prog” ti eccita o ti spaventa, specialmente quando qualcuno la utilizza per definire la tua musica?
Se per prog intendi “musica rock ambiziosa”, allora è fantastico. Se invece intendi un rigurgito di riff genesisiani allora preferisco chiamarmi fuori. Penso che ci sia un contingente di nuovi gruppi prog, come Knifeworld, The Fierce And The Dead, Thumpermonkey, Plank, Trojan Horse, Sanguine Hum che stanno effettivamente interpretando il senso della parola “progressive” nel modo migliore, cercando di fare qualcosa di nuovo. Personalmente non mi interessa semplicemente fare leva sulla nostalgia degli anni 70
Come hai scelto i titoli dei brani contenuti in Lucid e come hai realizzato l’artwork?
I titoli delle canzoni si manifestano contemporaneamente alla musica… sono tutti molto importanti e personali, anche dolorosi. Sono la colonna sonora di un periodo della mia vita e riguardano un lasso di tempo specifico. L’artwork è stato realizzato da Carl Glover, un artista fantastico, molto talentuoso, che ha lavorato un po’ con tutti, da Steven Wilson ai Led Zeppelin e ai King Crimson. Ci siamo presi una birra insieme, abbiamo fatto due chiacchiere e poi mi ha mandato un po’ di idee tra le quali ho scelto quella che mi sembrava la migliore. E’ una grande persona
Con Lucid sei passato dall’autoproduzione alla produzione di un’etichetta vera e propria come la Esoteric. E’ casuale che siano anche aumentati i musicisti coinvolti nella realizzazione dell’album?
Al di là dell’etichetta, avrei allargato il numero degli ospiti ugualmente, perché si tratta fondamentalmente di amici o amici di miei amici. Volevo avere intorno altri musicisti per ricevere uno stimolo da parte loro. Con la Esoteric mi sono trovato benissimo, sono persone con cui si lavora alla grande e sono molto coinvolte in quello che faccio. Ormai non ho più il tempo per fare tutto da solo, in maniera totalmente indipendente… sono diventato anche papà, non riuscirei ad andare avanti senza un supporto esterno
Mi è piaciuto molto l’uso del vibrafono in Coulrophobia, un po’ una contaminazione tra il mondo classico e quello rock: quando hai deciso di utilizzarlo e come hai sviluppato l’idea durante la registrazione dell’album?
E’ vero, il vibrafono ha un suono molto evocativo, e Jon Hart è un artista che ha già collaborato con molti artisti della famiglia Burning Shed come Tim Bowness e Pete Chilvers. E’ un grande musicista, uno vero. L’atmosfera che si crea è un po’ quella di un film noir, con quel suono così misterioso… ci abbiamo lavorato anche con un bel po’ di echo… Kev Feazey che ha curato la produzione ha fatto un ottimo lavoro
Scorrendo i credits di Lucid, notavo come la line up presente sulla traccia di apertura sia la stessa dei King Crimson del periodo 1973/74: chitarra, basso, batteria e violino. Ti piace quel tipo di sound e album come Lark’s Tongues in Aspic, Starless and Bible Black e Red?
Onestamente non sto ascoltando molto questi album negli ultimi tempi, ma li ho ascoltati parecchio in passato e sicuramente la loro influenza si sente. Anche la Mahavishnu Orchestra aveva il violino nella sua line up ed è un’altra grossa influenza per me. Chrissie, che ha suonato il violino su Lucid, è un grande musicista e mi piace il suono che tira fuori. Ma è qualcosa di subliminale, cerco sempre di evitare di fare riferimento a Fripp, mi ispiro più a Bob Mould in realtà.
Oggi per un musicista saper utilizzare la rete come mezzo di promozione del proprio lavoro è essenziale: hai qualche consiglio da dare ai giovani artisti riguardo ai social e alle piattaforme digitali?
Penso che i social media non hanno più l’impatto che avevano una volta. Youtube è ancora utile, soprattutto se i tuoi fan condividono i tuoi video su Facebook o Twitter. Facebook ha modificato i suoi algoritmi e ora solo poche persone vedono effettivamente i tuoi post, anche se sono iscritti alla tua fan page. Non è più la terra di conquista che era sette o otto anni fa, quando ho iniziato la mia carriera. Sono stato fortunato a entrare nel circuito quando ancora non c’era un sacco di gente che cercava di creare cose strane… oggi ci sono troppe persone che pubblicano dischi e la maggior parte è spazzatura. Come puoi sperare di essere ascoltato se tutti quanti intorno a te non fanno altro che urlare “compra il mio album”? Alla fine è tutto un discorso di passaparola e di costruire delle amicizie reali grazie ai concerti e al contatto vero e proprio. C’è bisogno di fare uno sforzo in più per connettersi con le persone: ad esempio andare a volantinare ai concerti degli altri o inviare il proprio materiale a quante più testate possibili. E’ un lavoro impegnativo. Se leggi i diari di Henry Rollins puoi capire meglio come bisogna fare per consolidare il proprio pubblico. Ne parlavo tempo fa con Colin Edwin, il bassista dei Porcupine Tree, e mi raccontava che loro sono andati avanti un fan alla volta. E’ questo il segreto: lavorare duro per un lungo periodo. Forse non è la risposta che la gente si aspetta di sentire, ma non c’è una formula segreta da seguire, non c’è la bacchetta magica.
Ipotizziamo che in questo momento io sia seduto davanti al PC, connesso a internet e che voglia ascoltare qualcosa di nuovo: secondo te cosa dovrei acquistare con la mia carta di credito?
RM Hubbert è eccezionale e una grande fonte di ispirazione per me. Poi c’è questo gruppo hardcore, gli Annilation Time che mi piacciono molto. Non ascolto molto prog a parte i gruppi in cui suonano i miei amici, come Knifeword, Shineback o Trojan Horse. Anche il nuovo album di Emmett Elvin è fantastico.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Farò qualcosa di nuovo con The Fierce And The Dead, un EP, e poi un album. Sto lavorando anche su un nuovo progetto con Andy Tillison dei Tangent, ma ci sono anche altre quattro o cinque situazioni in evoluzione. Potrei anche pubblicare un altro album solista in tempi brevi. Vedremo… ho un sacco di idee e sono molto eccitato per quello che verrà. Mi piacerebbe anche utilizzare qualche cantante, dato che ho registrato sempre pezzi strumentali.
ENGLISH VERSION
I’ve been to England several times since I was a child. To me the whole Lucid album could be a perfect soundtrack to the time I usually spend travelling by train from the airport to London: a mix of clouds and trees suddenly crushing into the city. How much you think that your music is bonded with your country?
I think everything is in context, your surroundings do shape you. Lucid does feel like a London record, it’s quite noisy. I’m a british musician but my influences extend well beyond that into music from around the world from Thurston Moore to Zakir Hussain. This is an album about London in the same way the earlier records were about life in Northamptonshire where I grew up. It’s quite disorientating. I tend to make quite autumnal music
What pushes you to write music? Is there a particular purpose that you set when you start writing some new stuff, both related to yourself or to the listener?
I want to get an emotional reaction from myself and the listener, the hairs on your arm and all that. It’s an act of magic. That thing of taking you to another place. I watch to challenge myself but I also want beautiful melodies. To hear things I’ve not heard before and to try new methods of working. Whatever worked before you have to throw away at the start of each record and start again, hopefully each record I’ve done is a progression from the last one
Does the word “prog” scares or excites you, especially when someone match it with your music?
If prog means “ambitious rock music” then that’s great, if it means regurgitated Genesis riffs you can count me out. I think there is a new of wave of new progressive artists coming through now like Knifeworld, The Fierce And The Dead, Thumpermonkey, Plank, Trojan Horse, Sanguine Hum and loads more. Progressive in the sense of trying to do something new with the music. I have no interest in facilitating people’s nostalgia for the 70’s and early 80’s
Tell me how did you pick out the album and song titles, and how did assemble the CD artwork
The song titles tend to arrive at the same time as the music, they are all relevant to me, very personal and painful. They are the soundtrack to a period of my life or they are about a specific time. The artwork is by Carl Glover who is amazing, very talented guy who has worked with everyone from Steven Wilson to Led Zeppelin and King Crimson. Me and Carl went for a pint, talked about the record and then he sent me these ideas and I chose the one I liked best. He’s a great bloke
Turning from self production to the Esoteric label also comes with a broader sound palette for the album and a bunch of guest musicians: was it coincidence or the two facts are someway connected?
I would have worked with the guest musicians regardless of the label, they were either friends or friends of friends and it grew from there. I wanted more collaborators to push me musically. Esoteric have been great, lovely people to work with and very supportive. I didn’t have time to do everything myself and be totally indie anymore, it had grown too big and I’m a dad now. I couldn’t carry on like that
I enjoyed very much the use of the vibraphone on Coulrophobia, like an orchestra dipping into a rock pool: when have you realized that you needed it and how did you processed it during the recordings?
It is such an evocative sound and Jon Hart is a person who’s worked with a lot of the Burning Shed family of artists like Tim Bowness and Pete Chilvers. He’s great, a real musician. It makes me think of film noir, an eerie sound. We made it quite Echoey – Kev who produced the record did a great job
Looking at the Lucid credits, the first thing I noticed is that the line up of the opening track is the same as the one from the 1973/74 Lark’s Tongues in Aspic, Starless and Bible Black and Red King Crimson albums: guitar, bass, drums, violin. Are you interested in that specific sound and do you enjoy those albums?
I don’t listen to those albums a lot at the moment but I did loads earlier on and that influence is in there. The Mahavishnu and Crimson both had a violin so that’s always a big thing for me. Chrissie who played the violin parts is a superb musician and I love that sound. It’s a subliminal influence, I always try to avoid the Fripp comparisons. I’m more into Bob Mould really
Networking in 2014 is essential for new musicians: can you share some tips and tricks on a productive use of social media and digital music platforms?
I think that social media no longer has the same cache and reach that it used to. Youtube is still useful and if your fans share your videos on Facebook and Twitter it does really help. Facebook has change it’s algorithms so that only a few people see your posts, even if they are fans of your page. It’s not the brave new world it was 7 or 8 years ago when i started. I was really lucky to get into it at the right time pre when a lot of people wanted to do weird proggy stuff, now it’s really competitive. I wouldn’t want to start again at this point, so many people realising records and a lot of it’s rubbish. How do you get heard when everyone is shouting “buy my stuff”? It’s all about the word of mouth and building real relationships over the years and going out gigging and shaking hands. You need to make an effort to connect with people. I used to hand out flyers at other people’s gigs and I’ve done loads of press. It’s a massive job. Read Henry Rollins Black Flag tour diaries if you want inspiration for browning an audience. I was talking to my friend Colin Edwin from Porcupine Tree about it and he said they did it one fan at a time, building it up. That’s the answer, hard work over a long time. That’s not the answer people want, they want a secret quick method but I don’t think there is one
I’m now in front of a pc, I’m connected, I have a credit card and I want to listen to something new: what I should hurry up to get?
RM Hubbert is great, big inspiration or there is a hardcore band called Annilation Time I’m very fond of. I don’t listen to a lot of prog apart from my mates bands like Knifeword, Shineback or Trojan Horse. Emmett Elvin’s new record is superb
What are you planning to release next?
New material with The Fierce And The Dead, an EP, then an album. Me and Andy Tillison of The Tangent are working on a project. I have various other projects on the go. 4 or 5. I might do another solo album as well fairly soon. We’ll see. I have loads of ideas and I’m very excited about the future. I fancy using some vocals. I’ve done the instrumentals