Pubblicato il Ottobre 30th, 2018 | by Ed Pisani
0Danielsson/Fresu – Summerwind (2018)
1. Autumn leaves
2. Saluto dardamente
3. Le matin
4. Stilla storm
5. Jag lyfter ögat mot himmelen
6. Un vestido y un amor
7. Drexciya
8. Dardusò
9. Stanna tid
10. Sleep safe and warm
11. April in Dardegna
12. Amigos
13. Wachet auf, ruft uns die stimme
14. Dardodentro
15. De la solitude mesurée
Etichetta ACT Music/CD
Durata 48’20”
Lars Danielsson (bass, cello) ● Paolo Fresu (trumpet, flugelhorn)
Amare la musica di Paolo Fresu è come amare tutta la musica. Non ho trovato un suo progetto artistico che sia uguale ad un altro e che non lasci una profonda sensazione di “bello” assoluto. È come immergersi nell’azzurro del Mediterraneo e sentire a venti metri di profondità melodie che filtrano nuovi suoni e sviluppano una spiritualità legata a sogni ancestrali. Sto nuotando nel mare di Sardegna, il mare di Paolo, e l’eco della sua tromba sembra proiettare immagini di villaggi di pescatori e di Miles Davis nei suoi migliori momenti di sperimentazione artistica.
Questo progetto, SUMMERWIND, vede protagonista anche un altro maestro, lo svedese Lars Danielsson, il cui contrabbasso si fonde ed improvvisa gioiosamente con la tromba di Fresu su tracce di jazz (lo standard Autumn Leaves, riveduto e corretto) e di musica classica (nient’altro che Bach…), passando per varie composizioni dei due musicisti. L’espressività profonda ed elegante della loro musica ispira reciprocamente i due artisti: ad esempio uno dei brani, Dardusò, è frutto di una sessione improvvisata in studio. Una vivace brezza mediterranea che soffia nei cieli stellati del grande nord. Se Miles fosse nato in Sardegna si sarebbe chiamato Paolo, o forse è successo sul serio?