Pubblicato il Settembre 13th, 2017 | by Roberto Paravani
0Camel – Ichigo Ichie (2017)
1. Never Let Go
2. White Rider
3. Song Within a Song
4. Unevensong
5. Rhayader / Rhayader Goes To Town
6. Preparation
7. Dunkirk
8. Spirit Of The Water
9. Air Born
10. Lunar Sea
11. Drafted
12. Ice
13. Mother Road
14. Hopeless Anger
15. Long Goodbyes
16. Lady Fantasy
Etichetta Camel Productions/DVD
Durata 120’03”
Andrew Latimer (guitars, vocals, flute) ● Colin Bass (bass, vocals) ● Denis Clement (drums) ●
Pete Jones (keyboards, vocals, penny whistle)
Nel silenzio, nell’indifferenza, con discrezione e senza squilli di tromba, ecco arrivare un nuovo piccolo tassello nella discografia dei Camel. Il gruppo – da sempre alieno ad ogni forma di successo – ormai vive di saltuarie autoproduzioni, abbinate a qualche sporadico quanto breve tour. ICHIGO ICHIE testimonia fedelmente il concerto tenutosi a Tokyo nel maggio del 2016; a fianco del leader indiscusso Andy Latimer e del suo fido scudiero Colin Bass ci sono il batterista Denis Clement, nel gruppo dal 2000, e il nuovo tastierista Peter Jones. La scaletta poggia principalmente sui primi anni della carriera della band, quando i nostri godevano di un minimo di credito presso le grandi etichette discografiche e facevano timidamente capolino nelle classifiche inglesi: ben quattro brani provengono da MOONMADNESS del 1976 e tre da THE SNOW GOOSE del 1975 (ri-registrato nel 2013). Del periodo “autoproduzioni”, solo un paio di pezzi da DUST AND DREAMS del 1991, quanto il gruppo tornò sulle scene dopo uno iato di sette anni.
Il palco è spoglio, giusto qualche flebile luce; i quattro sono signori attempati, fuori forma, fuori moda e fuori dal tempo. Anche la musica è – come sempre – fuori dal tempo: sognante, gentile, elegante, con pochi strappi, rari colpi di genio ma nessuna caduta di stile, nessuno scivolone nel cattivo gusto. Latimer, che negli ultimi anni ha avuto seri problemi di salute, sembra felice: canta in alcuni pezzi, suona spesso il flauto, ma soprattutto snocciola una serie infinita di assoli alla chitarra elettrica, liquidi, sognanti, ancora maledettamente ispirati. Gli altri fanno la loro parte egregiamente alternandosi (tutti escluso il batterista) alla voce solista. Ottima la performance di Jones, che copre tutte le tessiture armoniche del gruppo e si ricava spazio per diversi soli, anche al penny whistle!
ICHIGO ICHIE testimonia come i Camel siano un gruppo ancora vivo (nel senso artisticamente migliore del termine) dopo oltre quarantacinque anni di silenziosi insuccessi. Una band che avrebbe meritato ben altra carriera.