Pubblicato il Agosto 22nd, 2016 | by Paolo Carnelli
0Indaco – Tracce Mediterranee (2006)
1. Intro
2. Waiting for Kundalini
3. Andalusiana
4. Ascea
5. Puja
6. Amorgòs
7. Maralacqua
8. Teatro do Mar
9. Il Volo del Gabbiano
10. Mediterraneo
11. Norwegian Wood
12. Soneanima
13. Tharros
14. Canto di Primavera
15. Su Nuraghe
Etichetta Edizioni Musicali III Millennio/DVD
Durata 115′
Rodolfo Maltese (electric & acoustic guitar, horn) ● Mario Pio Mancini (violin, bouzouki) ● Luca Barberini (electric bass) ● Pierluigi Calderoni (drums) ● Antonio Magli (keyboards) ● Massimo Carrano (percussion) ● Guest musicians: Rosie Wiederkehr, Francesco Di Giacomo, Raiz, Raffaello Simeoni, Massimo Alviti, Alessandro Papotto, Andrea Biondi
Tanti auguri Indaco. Candeline multicolore, zucchero di canna, cioccolato allo zenzero… il decennale di un gruppo interculturale e panetnico come quello capitanato da Rodolfo Maltese non poteva che essere una festa di suoni e colori. E così, il 28 gennaio 2006 amici e collaboratori di vecchia e nuova data sono andati via via componendo sul palco dell’Auditorium di Roma quella che con i suoi dieci elementi si sarebbe potuta definire a pieno titolo “Indaco Mediterannean Ensemble”. Due ore di emozioni scandite dalla fantasia ritmica e percussiva di Pierluigi Calderoni e Massimo Carrano (il Dio pagano), sostenuta con precisione ed eleganza dal basso caldo di Luca Barberini. Due ore di sorprese e contaminazioni, grazie alla presenza di tanti ospiti, a partire dal prezioso polistrumentismo etnomusicale di Raffaello Simeoni (Novalia), passando per il vibrafono magico di Andrea Biondi (Orchestra di Luigi Cinque), fino al clarinetto ispirato di Alessandro Papotto (Periferia del Mondo, Banco, Samadhi) e alla chitarra raffinata di Massimo Alviti (Samadhi). Due ore fedelmente riproposte in questo bel dvd, che oltre al concerto offre anche dodici minuti di immagini e interviste realizzate nel backstage e due brani in formato digitale da scaricare sul PC o nel lettore mp3. È dunque possibile rivivere l’espressività vocale di tre “superstar” del calibro di Raiz (ex Almanegretta), Rosie Wiederkehr (Agricantus) e Francesco Di Giacomo (Banco) e gustarsi una inedita riproposizione di Canto di primavera del Banco: un modo per dimostrare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, come il rock progressivo italiano degli anni settanta abbia potuto contare su interpreti capaci di recepire non solo la lezione che arrivava dall’Inghilterra, ma anche stimoli ed elementi propri del patrimonio culturale e musicale indigeno. La serata si chiude con un festoso “tanti auguri”, intonato dal pubblico e orchestrato da un direttore d’eccezione: Francesco Di Giacomo. Per chi ancora non conosce Indaco, questo DVD rappresenta sicuramente un buon punto di partenza.