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Pubblicato il Marzo 20th, 2017 | by Lorenzo Barbagli

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Thinking Plague – Hoping Against Hope (2017)

Tracklist

1. The Echoes of Their Cries
2. Thus Have We Made the World
3. Commuting to Murder
4. Hoping Against Hope
5. The Great Leap Backwards
6. A Dirge for the Unwitting

Etichetta Cuneiform Records/CD

Durata 44’ 57”

Personell

Mike Johnson (guitar, samples, midi instruments) ● Mark Harris (soprano and alto saxes, B-flat standard & bass clarinets, flute) ● Dave Willey (bass, drums (5), accordion (2, 6)) ● Elaine di Falco (voice, accordion, piano) ● Robin Chestnut (drums, percussion) ● Bill Pohl (guitar). Special guests: Adriana Teodoro-Dier (piano on tracks 2, 5, 6), toy piano on track 2) ● Simon Steensland (bass on track 5) ● Mike Boyd (drums on track 2) ● Kathryn Cooper (oboe on track 4)

Affrontando la genesi di HOPING AGAINST HOPE, il chitarrista e principale compositore dei Thinking Plague, Mike Johnson, ha avuto modo di spiegare che, dopo il pessimismo e la negatività che avevano caratterizzato il precedente album DECLINE AND FALL, la sua intenzione era quella di donare all’opera una prospettiva di speranza, affrontando tematiche meno oscure. In realtà, di fronte alle notizie di cronaca – tra i risultati delle primarie presidenziali in America e l’inasprirsi delle tensioni sociali – i brani hanno iniziato a prendere la medesima piega. Va detto però che musicalmente i Thinking Plague interpretano ancora una volta benissimo questi sentimenti, optando per una prospettiva dalle sonorità dissonanti e oppressive. Partendo dalle astrattezze sonore di IN THIS LIFE (1989), Johnson vi ha incorporato l’impronta delle forme più intellettuali del novecento classico tradotte in un linguaggio rock. Per la prima volta troviamo anche un altro chitarrista accanto a Johnson, ovvero Bill Pohl, che i più attenti ricorderanno al fianco del tastierista Kurt Rongey nei The Underground Railroad. Lo stile di Pohl è assai più pirotecnico, spigoloso e incline a virtuosismi e il suo contributo è particolarmente riconoscibile durante Thus Have We Made the World, pezzo tensivo e cameristico. Johnson si è concentrato nella stesura di partiture ricche di contrappunti e fughe strumentali, la cui puntigliosità è ben presente nelle trame di chitarra, sax e fisarmonica di The Echoes of Thier Cries. Commuting to Murder e The Great Leap Backwards vengono affrontate come appartenessero al repertorio di un esoterico ensemble da camera elettrico che si avvale del canto estraniante della Di Falco. Ma i veri tour de force sono la title-track e A Dirge for the Unwitting: due imponenti composizioni dove le dissonanze si distendono su lunghi bordoni e si sposano con lied atonali che spostano il confine dal rock verso la musica colta. Per realizzare la propria idea di insieme acustico attraverso una produzione all’altezza, il gruppo ha lanciato una campagna Kickstarter per raccogliere i fondi necessari, che ha raggiunto il suo scopo nella metà del tempo richiesto, ma è innegabile che HOPING AGAINST HOPE sia il lavoro più audace ed elitario prodotto sinora dai Thinking Plague.

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