Pubblicato il Ottobre 7th, 2016 | by Paolo Carnelli
0Metamorfosi – Purgatorio (2016)
1. Eco dagli inferi
2. Catone
3. Angelo nocchiero
4. Negligenti
5. La malastriscia
6. Porta del Purgatorio
7. Superbi
8. Invidiosi
9. Iracondi
10. La chiesa e l’impero
11. Accidiosi
12. La femmina balba
13. Avari e prodighi
14. Golosi
15. Lussuriosi del Purgatorio
16. Paradiso terrestre
17. Beatrice
18. Il carro e l’aquila
19. E rinnovato volo
Etichetta Sony/CD
Durata 55’18”
Jimmy Spitaleri (voce solista) ● Enrico Olivieri (pianoforte, tastiere, synth) ● Leonardo Gallucci (basso elettrico) ● Fabio Moresco (batteria acustica)
La modernità del Purgatorio e la modernità di Metamorfosi. Dopo aver scavallato da Inferno a Paradiso, pur impiegandoci la bellezza di 31 anni, la storica band guidata da Enrico Olivieri e Jimmy Spitaleri torna sui suoi passi e chiude finalmente la trilogia affrontando la prova più impegnativa: la seconda cantica della Divina Commedia, quella solitamente più trascurata, stretta tra il fascino macabro e grottesco delle tenebre infernali e la forza mistica dell’ascensione a Dio. Come già era accaduto con il Paradiso, anche nel Purgatorio il gruppo romano riesce a cogliere la vera essenza del percorso dantesco. Un cammino strutturalmente tripartito ma ricco di sfumature e sfaccettature, di rimandi incrociati; basti pensare alla presenza, anche nel secondo regno, di varie tipologie di peccatori. E’ qui che si compie il miracolo di Metamorfosi: il suono delle tastiere di Olivieri si fa maestoso nei bordoni di synth analogici, possente nell’uso dell’Hammond, a tratti accecante nella sua forza comunicativa… eppure già cristallino e lirico nei soffi di voci, sacrale negli arrangiamenti di archi e nell’organo a canne. La transizione dagli Inferi al Paradiso, dalle profondità della terra ai nove cieli che precedono l’Empireo, si realizza nella complicata salita della montagna del Purgatorio. Un vero e proprio pellegrinaggio, un cammino di redenzione e purificazione incarnato dalla voce inconfondibile di Jimmy Spitaleri: straordinario come non mai nella sua umanità e versatilità, da brividi quando si cimenta direttamente nella declamazione delle terzine dantesche. Accanto ai due giganti, ben figura la ormai classica sezione ritmica composta da Fabio Moresco e Leonardo Gallucci, solida e virtuosa al tempo stesso, mai invadente. La struggente coralità con cui si conclude l’album, E rinnovato volo, è un salto nel futuro: terminata la trilogia, ora Metamorfosi rilancia e guarda ancora più in alto. Esattamente 700 anni fa Dante Alighieri consegnava ai posteri il Purgatorio. Ora il Purgatorio è dei Metamorfosi.