Pubblicato il Settembre 11th, 2016 | by Paolo Carnelli
0Echo Test – Le Fil Rouge (2015)
1. The Mirror Writing
2. Channeling
3. Die in Dust
4. Streets
5. The Drift
6. Puzzles are for Them
7. Les Bouclés Bleues
8. A Pleasant Torture
Etichetta Self Production/CD
Durata 49’02”
Julie Slick (Lakland bass VI and Bob Glaub precision, drum programming, effects by Eventide, Pigtronix, and Roland) ● Marco Machera (bass, vocals on 1 and 3, effects by Eventide and Pigtronix) ● Tobias Ralph (drums) ● Mike Visser (guitar and vocals on 5) ● Eric Slick (drums on 5) ● Sarah Flossy Anderson (violin and viola on 7 and 8)
Lei è una ragazza prodigio, nota al pubblico prog soprattutto per il suo sodalizio con l’ex chitarrista dei King Crimson, Adrian Belew, sia nell’Adrian Belew Power Trio che nei Crimson ProjeKct. Lui è un giovane talento pieno di idee, con alle spalle due album solisti e una serie di importanti collaborazioni internazionali. Tutti e due suonano il basso. Lei è americana e si chiama Julie Slick. Lui è italiano e si chiama Marco Machera. Da qualche anno portano avanti un originale progetto incentrato sull’incrocio delle corde dei loro rispettivi strumenti. Il fatto che si tratti dello stesso strumento e che sui loro album, a parte la batteria e qualche traccia di violino, non ci sia molto altro, non significa però che il risultato finale sia privo di sorprese. Semplicemente, la cifra complessiva delle varie tracce è decisamente più vicina a un’estetica rock crimsoniana e post rock piuttosto che a una dimensione più levigata e song oriented. Una caratteristica che il nuovo album, Le Fil Rouge, sembra accentuare ancora di più, in particolare nei due splendidi brani di chiusura: durante Les Bouclés Bleues e A Pleasant Torture, infatti, emergono appieno quelle sfumature crepuscolari e malinconiche, dal sapore agrodolce, che rendono ancora più appetibile il frutto di questo progetto.