Pubblicato il Settembre 9th, 2016 | by Lorenzo Barbagli
0t – Psychoanorexia (2013)
1. The Aftermath of Silence
2. Kryptonite Monologues
3. The Irrelevant Lovesong
4. Psychoanorexia
Etichetta Progressive Promotion Records/CD
Durata 66’32”
Thomas Thielen (all instruments)
Dietro la laconica sigla T si cela il polistrumentista tedesco Thomas Thielen, ex Scythe e già titolare di tre album come solista. Con Psychoanorexia – quarto capitolo discografico scritto, prodotto, mixato e suonato in solitaria – T affronta un concept album ambizioso e complesso, comprendente solo quattro lunghe tracce. Il soggetto del concept si potrebbe riassumere superficialmente come una critica alla vacuità della società moderna che Thielen affronta con nobile spirito idealista e con l’arma del progressive rock nella sua accezione più classica e sinfonica. A parte The Irrelevant Lovesong, Psychoanorexia si compone di tre suite articolate in più movimenti che si rifanno a sonorità neo prog e che tirano dentro similitudini con i Marillion dell’era Hogarth, i Big Big Train e gli Arena. Sia a livello di liriche, sia a livello musicale Thielen è molto poetico e ricercato. Il brano di punta, Kryptonite Monologues, con i suoi venti minuti pieni zeppi di risvolti, ne è un esempio, in bilico tra rapsodia intimista e synth melodrammatici. The Aftermath of Silence viene aperta da un tema malinconico, a tratti memorabile, per poi svilupparsi su atmosfere quasi ambient e marillioniane. La title-track si presenta più spigolosa e schizofrenica, facendoci capire il lavoro immane e meticoloso che deve aver affrontato Thielen nelle sovraincisioni degli strumenti e nella programmazione delle percussioni. Psychoanorexia è un album davvero ricco di spunti con una varietà sonora che può soddisfare in egual misura gli inguaribili romantici del neo prog e coloro che cercano nuovi stimoli in un genere ultimamente un po’ avaro di sorprese.